Quanti di voi nella vita hanno perso almeno un carica batterie dello smartphone alzino la mano. E quanti di voi non se ne intendono di amperaggio e tensione? State per caso sventolando entrambe le mani? Bene, facciamo una ola di solidarietà!
Perdere o rompere un carica batterie è un rito di passaggio, in particolar modo per chi viaggia. Ma sostituirlo non è sempre così semplice, a meno che non ve ne intendiate un po’ di elettricità. Lo stesso arduo problema si pone con l’acquisto di un power bank adatto alla carica del vostro dispositivo, tablet o smartphone che sia. L’acquisto d’impulso può trarvi in errore, lasciandovi con una batteria che completa meno cicli di carica di quanti ve ne sareste aspettati o che ci impiega molto più tempo del previsto.
Come ovviare a questi problemi?
La risposta è un piccolo vademecum con qualche concetto chiave dell’elettrotecnica che vi aiuti nella scelta di carica batterie e power bank. Un vademecum elettrizzante: a bassa tensione, ma ad alta intensità
Potenza
La Potenza è il primo termine che si incontra parlando di energia elettrica. Quando salta la luce in casa capita perché avete superato la soglia di potenza prevista dal vostro contratto. Ma cosa significa potenza?
Molto spesso viene confusa con capacità, un altro concetto che vedremo tra poco. In realtà la potenza, che si misura in Watt (W) o kilowatt (kW), aiuta a capire quanta energia consuma il vostro dispositivo. Quella indicata nelle etichette dei vostri elettrodomestici e dispositivi, è la potenza massima: vi dà quindi un’idea approssimativa del consumo, che è sempre inferiore a quella cifra.
In termini matematici è il prodotto di Tensione e Intensità:
W = A·V
Vediamo a cosa corrispondono gli altri due termini di questo prodotto.
Tensione
I Volt (V) sono l’unità di misura della Tensione, una parola che indica la “forza” della corrente necessaria per far funzionare un apparecchio o caricare un dispositivo. Potremmo paragonarla alla pressione esercitata dall’acqua in un tubo.
Per non danneggiare la batteria del vostro device è importante tenere a mente la tensione massima indicata dal produttore e usare sempre un caricabatterie o power bank con lo stesso valore. Solitamente la tensione di output per gli smartphone è di 5V.
Intensità
Sulle indicazioni del produttore subito dopo la tensione viene indicato il valore dell’Intensità: anche chiamata Amperaggio, è la quantità di energia che viene trasmessa e si misura in Ampere (A). Per tornare alla metafora idraulica, corrisponde alla portata d’acqua che passa nel tubo, in relazione al suo diametro.
Se la precisione sulla tensione è fondamentale, per quanto riguarda l’amperaggio non è necessario essere così fiscali. La differenza di intensità si trasforma in velocità minore o maggiore di caricamento. Utilizzando un amperaggio superiore, ma con la stessa tensione indicata dal produttore, non c’è alcun rischio di danneggiare la batteria. Infatti, in molti casi è il dispositivo a determinare e limitare l’amperaggio necessario alla carica. Il tempo di carica cambia da dispositivo a dispositivo.
Milliampere-ora
Una caratteristica fondamentale per un buon power bank è la sua capienza o capacità di carica. Detto in parole povere: quanti cicli di carica vi permette di fare? L’indicazione da cercare per ottenere una risposta è il dato espresso in milliampere-ora (mAh), che indicano la quantità di Ampere o milliampere trasferiti in determinato periodo di tempo.
Più alto è il numero di mAh più durerà la vostra batteria del telefono, e più cicli di carica farà la vostra batteria portatile.
I power bank più modesti possono accumulare 1000-2000 mAh, quelli più capienti fino a 22.000-30.000 mAh. Insieme alla capienza aumentano però anche dimensioni e peso, che può arrivare anche a 300 gr.
Consigli per gli acquisti
Ecco quindi i nostri consigli in pillole:
- Segnatevi le informazioni elettriche del vostro carica batterie originale, così al primo smarrimento sarete agevolati nella scelta di un rimpiazzo.
- La tensione deve essere necessariamente uguale, l’amperaggio non necessariamente: in questo modo non danneggerete la batteria dello smartphone.
- Per un buon power bank controllate i milliampere-ora, così vi garantirete più cicli di carica.
- Dove trovare tutte queste informazioni? Normalmente sull’adattatore del carica batterie originale del vostro telefono.
Per un regalo aziendale davvero apprezzato, potete trovate tutto il meglio dell’energia elettrica portatile in nel modello Power Lot – un Power Bank in metallo con un’elevata capacità di carica: la batteria parte da 17.600 mAh e arriva fino a 24.000 mAh. La porta USB ha un’intensità di 2A. La scocca è disponibile nelle versioni argento satinato, oro satinato e nero ed è personalizzabile su entrambi i lati in serigrafia e incisione laser.